L’appuntamento «TipoGraphica» di questo mese ha per protagonista Monica Dengo e il suo percorso di artista con la scrittura a mano.

Lascia il segno non è solo il titolo del suo ultimo libro, che sarà presentato nel corso della serata, ma è anche un invito a coltivare una confidenza con l’espressività della scrittura: ognuno di noi ha la ricchezza di gesti e segni che gli appartengono e, in qualche modo, lo rivelano.

Monica ripercorrerà le tappe salienti del suo percorso artistico e quelle di insegnamento/condivisione, a partire dagli anni di formazione a San Francisco. Da sempre, l’artista coltiva la ricerca di segni e linguaggi espressivi interculturali: testimoniano questa sua esplorazione la partecipazione alla Biennale e il premio a Sharjah negli Emirati Arabi, la mostra Spazio e Segno al MAO di Torino, le esperienze con il maestro zen Kazuaki Tanahashi. Ha organizzato e curato eventi, quali la mostra La Poetica dello Spazio Scritto al Correr di Venezia, i viaggi organizzati in Giappone, il gruppo SCRIPTA che quest’anno partecipa alla Biennale del Disegno di Rimini.

Monica ci parlerà del suo lavoro di insegnamento/orientamento della calligrafia verso la ricerca e sempre in dialogo con la scrittura a mano, il corpo, la persona. I corsi annuali che tiene a Venezia sono incentrati proprio sui fondamenti della scrittura occidentale, in cui la calligrafia non è solo alfabeto o svolazzo da copiare, bensì storia delle forme e della relazioni forma/spazio, forma/contenuto, forma/corpo che la esegue.

Infine, approderemo anche al percorso che, parallelamente a tutte le esperienze sopra elencate, l’ha portata alla formazione dell’associazione Smed (Scrittura a Mano nell’Era Digitale), alla pubblicazione del libro Lascia il Segno, ai progetti in corso per il sostegno della scrittura a mano.

Non da ultimo, condividerà con noi anche l’esperienza con la Tipografia Sociale ad Arezzo e l’artista-attivista americano Amos Kennedy per il punto di vista sociale e di condivisione che ha caratterizzato i corsi qui organizzati. Questi aspetti hanno sempre orientato il lavoro dell’artista, tanto che proprio quest’estate si dedicherà a una mostra sui diritti umani mettendo assieme tipografia a caratteri mobili e scrittura a mano.

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