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Il primo corsivo tipografico nelle edizioni aldine

1 Maggio 2020 - 31 Maggio 2020

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Il primo corsivo, dettaglio dalle Lettere di santa Caterina di Aldo Manuzio e pagina intera

Il primo corsivo tipografico

nelle edizioni aldine

s_caterina

1.
Caterina da Siena,
Epistole deuotissime de santa Catharina da Siena
stampato in la inclita cita de Venetia in casa
de Aldo Manutio Romano a di XV Septembrio 1500.

2.
Dettaglio dell’inscrizione in corsivo nel libro aperto tenuto dalla Santa.

3.
Dettaglio della scrittura umanistica di Bartolomeo Sanvito.

Tra i più celebri volumi pubblicati a Venezia da Aldo Manuzio, un posto d’onore spetta all’edizione delle Epistole devotissime di Santa Caterina, apparse nel 1500.

L’opera è una delle prime edizioni in lingua volgare di Manuzio. La sua fama è in particolare legata alla xilografia con Santa Caterina, che appare sul verso di carta 10 (in bibliologia, carta è sinonimo di foglio): nel libro aperto che la Santa regge nella mano destra leggiamo l’iscrizione: «iesu / dol/ce / iesu / amo/re».

Perché questa iscrizione suscita l’interesse di molti studiosi di tipografia e di appassionati bibliofili?

Questa è la prima apparizione in assoluto di un carattere mobile corsivo. Si ha la certezza che si tratti di un carattere di piombo (e non di lettere incise nel legno), perché sono documentate un paio di copie dello stesso libro recante la medesima xilografia senza le cinque parole nell’immagine. Nelle raffigurazioni miniate o a stampa di santa Caterina il libro perlopiù è chiuso: la scelta di mostrarlo aperto si spiega verosimilmente con l’intento di ritagliare nella composizione uno spazio per il nuovo carattere corsivo.
L’ipotesi più plausibile è che si trattassero di prime tirature di stampa per errore inserite nel libro. È probabile, come ritengono alcuni studiosi, che Francesco Griffo, il magistrale incisore dei punzoni per la produzione dei caratteri e, di fatto, il “designer” dei tipi aldini, fosse in ritardo con il lavoro.
Comunque sia, queste lettere sono un’anteprima del corsivo tipografico che farà la sua definitiva apparizione in un libro stampato l’anno successivo, nel 1501, con il Virgilio aldino.

Vale la pena ricordare che il carattere che siamo soliti chiamare corsivo è la riproduzione della scrittura umanista corrente di quel tempo con copisti del calibro di Niccolò Niccoli e Bartolomeo Sanvito. Tale scrittura presenta un ductus spedito e molto aggraziato, una lieve inclinazione a destra ed eleganti legature fra alcuni gruppi di lettere. Per noi italiani, questa scrittura viene definita corsiva; in Francia diventa italique e nei Paesi anglofoni italic. Gli spagnoli, addirittura, la definiscono letra grifa con un evidente rimando al suo artefice, Francesco Griffo.

iscrizione_iesu
British Library -Stowe 1016  f 133

Teobaldo Pio Manuzio Romano nasce a Bassiano, un piccolo borgo dell’odierno Lazio, probabilmente nel 1449.
Dopo studi umanistici (greco, latino, retorica) nel 1475 si trasferisce a Ferrara e tra i suoi allievi annovera Giovanni Pico della Mirandola. 
Verso il 1490 giunge a Venezia, ove pubblica la prima grammatica greca nella stamperia di Andrea Torresani. Nel 1495 esce il primo libro dalla sua tipografia in calle del Pistor a Sant’Agostin. Nel 1499 pubblica il suo libro più famoso e celebrato, l’Hypnerotomachia Poliphili, noto come il Polìfilo. Manuzio muore a Venezia il 6 febbraio 1515.

Dettagli

Inizio:
1 Maggio 2020
Fine:
31 Maggio 2020
Categoria Evento: