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Alfabeti della Comunicazione
28 Nov 2018 ore 20:45 - 22:00
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Alfabeti della Comunicazione
Vera Gheno
Data
4/10 – 7/11 – 28/11 2018
Ore 20.45 – 22.00
Luogo
Auditorium
Prenotazione obbligatoria
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-alfabeti-della-comunicazione-49886888025?aff=efbeventtix
Posti disponibili limitati
Tipoteca Italiana e FiordiRisorse organizzano insieme una rassegna di pensiero e di parole: Alfabeti della Comunicazione.
Tre incontri, con straordinari protagonisti del mondo della comunicazione: Annamaria Testa, Vera Gheno e Bruno Mastroianni per ascoltare, ragionare e imparare ad essere comprensibili: dalla carta stampata al web il filo rosso dell’ABC della parola scritta.
4 ottobre 2018 – Bruno Mastroianni
Comunicare è farsi capire da chi non è d’accordo
Anticamente si diceva che si conosce davvero qualcosa quando la si insegna a un altro. Poi sono arrivati i mass media e la Tv ed è nato un nuovo standard: si comunica bene quando ci si fa capire da un ragazzo o da una casalinga di Voghera (l’ideale della comunicazione generalista). Oggi, nell’epoca della disputa disseminata online, in cui ognuno ha spazio per dire la sua senza filtri, occorre correggere queste prospettive con un nuovo modello: si comunica efficacemente quando ci si fa capire da chi non è d’accordo. Ma è possibile?
Bruno Mastroianni, filosofo, giornalista, è social media manager di alcune trasmissioni Rai e insegna comunicazione in diverse università italiane. Ha scritto “La disputa felice. Dissentire senza litigare sui social network sui media e in pubblico” (Cesati 2017), e insieme a Vera Gheno “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello” (Longanesi 2018).
7 novembre 2018 – Annamaria Testa
Le vie del senso. Una passeggiata tra testi e caratteri
Che cosa ci vuole dire un testo scritto? E come si forma nella nostra mente il senso di un qualsiasi testo scritto? È noto che, per afferrare il senso di un testo, noi teniamo conto degli elementi contestuali e paratestuali. Ma tutto ciò riguarda solo le parole. Questa presentazione mostra, in oltre cento esempi, in che modo elementi puramente visivi (colori, immagini, impaginazione, caratteri tipografici, e perfino il corpo dei caratteri) possono cambiare o addirittura ribaltare completamente il senso di una frase semplice e in apparenza per niente ambigua come “bella giornata oggi”. È un esercizio di stile rivelatore, che evidenzia quanto, nel processo di comprensione della parola scritta, aspetti verbali e aspetti visivi giochino su un piano di assoluta parità.
Annamaria Testa si occupa di comunicazione e di creatività. Alla professione di consulente per le imprese affianca una intensa attività di scrittura come blogger e saggista e oltre vent’anni di docenza universitaria. Inizia a lavorare nel 1974 come copywriter mentre ancora frequenta l’Università Statale. Fonda una propria agenzia di pubblicità nel 1983. Nel 2005 fonda Progetti Nuovi. Collabora con diverse testate e con Rai e si occupa di comunicazione politica. Nel 2008 apre il sito non profit Nuovo e utile, sul quale ad oggi ha pubblicato quasi 700 articoli dedicati a creatività, comunicazione e dintorni. Dal 2012 scrive ogni settimana per internazionale.it. È docente a contratto presso l’Università La Sapienza di Roma (1994-95), l’Università degli Studi di Torino e l’Università degli Studi di Milano (2001-02), l’Università IULM (1998-2006), l’Università Bocconi di Milano (2007-2016). Nel 2003 concepisce, produce e lancia il progetto non profit di pronto soccorso pediatrico “I nostri bambini. Come proteggerli, come soccorrerli”,riproposto nel 2014. Tra il 2004 e il 2005 è coordinatrice e direttrice scientifica del sistema di iniziative sulla creatività organizzato da Regione Toscana. Nel 2015 progetta e lancia l’iniziativa non profit #dilloinitaliano,contro la diffusione dell’itanglese. Tra il 2007 e il 2011 è membro del CdA di Illy spa. Tra il 2010 e il 2011 fa parte della Giuria dei letterati del Premio Campiello. Dal 2013 al 2016 fa parte del Consiglio Direttivo della Permanente di Milano. Dal 2015 fa parte del Gruppo Incipit dell’Accademia della Crusca. Dal 2017 fa parte del gruppo dei consulenti del Salone del Libro di Torino. Nel 2012 entra nella Hall of Fame dell’Art Directors Club Italiano, prima donna pubblicitaria negli oltre venticinque anni di vita del Club.
28 novembre 2018 – Vera Gheno
Atti di identità linguistici: come comunichiamo noi stessi, la nostra visione del mondo e le nostre relazioni tramite le parole
Ogni volta che apriamo bocca, ogni volta che scegliamo di usare una parola invece che un’altra raccontiamo, volenti o nolenti, qualcosa di chi siamo, cosa pensiamo e come ci relazioniamo con gli altri. Eppure, spesso usiamo la nostra lingua madre con superficialità, senza pensarci troppo, pensando che le nostre scelte linguistiche siano, tutto sommato, di importanza relativa. Come fare per riprendersi il potere dato dalla scelta delle parole giuste per ogni occasione?
Vera Gheno, autrice, sociolinguista specializzata in comunicazione mediata dal computer e traduttrice letteraria dall’ungherese, collabora con l’Accademia della Crusca dal 2000 (dal 2012 ne gestisce l’account Twitter) nonché con la casa editrice Zanichelli, soprattutto per questioni inerenti al Vocabolario Zingarelli. Insegna all’Università di Firenze, dove tiene da molti anni il Laboratorio di italiano scritto per Scienze Umanistiche per la Comunicazione, e in corsi e master di diversi atenei italiani. È membro del comitato scientifico del progetto “Parole Ostili”. Oltre a decine di traduzioni e numerosi articoli e saggi, molti dei quali consultabili in rete, ha pubblicato, per Franco Cesati Editore (Firenze), “Guida pratica all’italiano scritto (senza diventare grammarnazi)” (2016) e “Social-linguistica. Italiano e italiani dei social network” (2017). Il suo ultimo libro, scritto con Bruno Mastroianni, è “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello” (2018, Longanesi).