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Gli dei in campagna. Corrado Balest

Sabato 11 Ottobre ore 18:00 - Sabato 20 Dicembre ore 18:00

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Gli dei in campagna

Segni e figure in Corrado Balest

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Tipoteca Galleria

mostra
Gli dei in campagna
Segni e figure in Corrado Balest

11 ottobre – 20 dicembre 2025

a cura di
Cristina Beltrami
Martina Massaro
Chiara Romanelli

Inaugurazione
sabato 11 ottobre 2025
ore 18.00

In collaborazione con
Archivio Corrado Balest, Venezia
Antiga Edizioni

Con il sostegno di
Grafiche Antiga
LFP Group

info mostra
0423 86338
eventi@tipoteca.it

Gli dei in campagna è il titolo di una delle più celebri raccolte di incisioni che Corrado Balest realizza, nel 1970, e che segna il suo volgere lo sguardo a uno dei luoghi d’elezione del proprio interesse – il Montello – e, più in generale, verso la campagna veneta.
Celebrato pittore, esperto scultore e ceramista, Balest è soprattutto straordinario incisore – aspetto quest’ultimo che è importante oggi rileggere alla luce di nuovi studi.

La mostra Gli dei in campagna. Segni e figure in Corrado Balest, ospitata in Tipoteca Italiana da sabato 11 ottobre fino al 20 dicembre, è l’occasione per un’ampia riflessione sulla produzione grafica dell’artista dagli anni Sessanta agli anni Novanta, passando naturalmente per le due più rilevanti raccolte – i Motivi veneziani del 1967 e Gli dei in campagna del 1970 – esposte integralmente anche nella personale tenutasi all’istituto Italiano di Cultura di Vienna nel 1972.
A distanza di più di cinquant’anni sono presentati nuovamente i due interi cicli con l’intento, quando possibile, di mettere l’opera incisoria in dialogo con le lastre originali, i disegni preparatori, alcune sculture e pochi selezionatissimi dipinti, per tracciare dei nessi visivi, lemmi di un linguaggio comune alle differenti tecniche utilizzate.

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Corrado Balest (Sospirolo, 1923 – Venezia, 2016) si forma all’Accademia di Belle Arti di Venezia sotto l’ala di Guido Cadorin del quale eredita, per breve tempo, la cattedra. Con la sua prima personale alla Galleria Bevilacqua La Masa nel 1950, il Premio Marzotto nel 1955 e la partecipazione alla VII Quadriennale di Roma nel 1956, gli anni Cinquanta corrispondono al consolidarsi della carriera dell’artista, pienamente immerso nel vivace clima di rinascita culturale postbellica. È a Venezia che Balest, dopo Roma e Parigi, affina la sua pittura e consolida soprattutto il sodalizio con l’Associazione degli Incisori Veneti, realtà animatrice di mostre internazionali. Muore nel 2016 a Venezia; la sua casa è ora sede dell’Archivio Balest.

Dettagli

Inizio:
Sabato 11 Ottobre ore 18:00
Fine:
Sabato 20 Dicembre ore 18:00
Categoria Evento: