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Collana Collirio: titoli introvabili diventano e-book
6 Nov 2014 ore 20:30
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Presentazione Collana Collirio:
titoli introvabili diventano e-book
Data
Giovedì 6 novembre 2014
Ore 20.30
Luogo
Auditorium e Museo
In collaborazione con
Terra Ferma
Grafiche Antiga
Ingresso
€ 4,00
Per informazioni
Tel 0423 86338
Email eventi@tipoteca.it
Giovedì 6 novembre programma speciale in Tipoteca Museo e Auditorium: dalle 18.00 alle 20.30 apertura straordinaria di Tipoteca Museo con ingresso ridotto € 4,00 e aperitivo; alle 20.30 in Tipoteca Auditorium presentazione della Collana Collirio.
La casa editrice Terra Ferma invita a una riflessione sull’e-book, presentando la Collana Collirio, che pubblica in digitale titoli, più o meno recenti, che risultano introvabili o che su carta non sarebbero mai stati pubblicati.
Saranno presenti:
Roberto Ferrucci (direttore dellaCollana Collirio)
Romolo Bugaro
Renzo di Renzo
Lello Voce
Gianfranco Bettin.
A tutti i presenti sarà regalato un e-book a scelta tra quelli degli Autori protagonisti della serata (le modalità di download verranno comunicate durante l’evento).
I titoli già pubblicati sono:
– Due.Città, due racconti brevi, inediti, di J.A. González Sainz;
– Malthus, il primo romanzo di Diogo Mainardi pubblicato vent’anni fa;
– L’ombrello di Steed e tutti gli altri racconti, tutti (proprio tutti) i racconti di Piersandro Pallavicini;
– Il Cristo Elettrico, romanzo del poeta Lello Voce, , che esce in una nuova veste con un nuovo intreccio;
– Brevi incontri, lunghi addii, la raccolta di racconti di Renzo di Renzo;
– Lui, président di Patrick Deville, quasi un pamphlet, il primo ebook in lingua francese della collana, cui è seguita l’edizione italiana;
– Why always me ? Les réponses de Mario Balotelli (uscito anche in italiano) di Arno Bertina;
– Impassibili e maledette. Le invenzioni di Andrea Pirlo, sempre in tema “calcistico”, di Roberto Ferrrucci;
– Autobiografiaba, due testi brevi ma intensi di Andrea Canobbio;
– Indianapolis e altri racconti, raccolta di Romolo Bugaro;
– Sarajevo, Maybe, reportage di Gianfranco Bettin.