L’epistolario mozartiano resta per noi oggi la fonte principale nell’avvicinarsi alla figura dell’uomo Mozart, nel coglierne le sfaccettature e le contraddizioni, andando oltre gli stereotipi e l’agiografia, le banalizzazioni del racconto cinematografico; quello che ci viene restituito è inoltre l’affresco di un’epoca, il racconto della quotidianità, arricchita da molteplici figure e personaggi: dai familiari ai colleghi musicisti, dagli editori agli osti, dai nobili e committenti agli allievi. A questa enorme ricchezza si è scelto di guardare da una prospettiva particolare: i rapporti del genio salisburghese con le donne della sua vita, selezionando alcune tra le lettere indirizzate alla madre, alla sorella Nannerl, alla cugina Maria Anna Thekla, alla moglie Costanze, alla cantante e cognata Aloysia Weber. In tal modo si può dare uno sguardo, seppur fugace, a tutto l’arco della vita di Mozart, dalla fanciullezza alla maturità, dal tempo dei grandi Tour per l’Europa sotto l’egida paterna, al mestiere di compositore ed esecutore a Vienna, dai successi agli scoramenti e alle difficoltà economiche. E tutto ciò attraverso le stesse parole che Mozart ha indirizzato e dedicato alle figure femminili che gli sono state vicine, lui che, nelle sue opere teatrali, ha dimostrato di saper così bene cogliere – e amare – l’universo femminile.